Fragilità

Non abbiatevene a male,
siate indulgenti con me.
È questa mia fragilità
che impone la distanza.

Ho solo poche certezze,
vere per me, chissà per altri,
quel poco che io sono
di certo lo perderei.

Amo spesso sostare fuori
dai margini del sentiero
dove la parola inquieta
non ha più attaccatura,

dove s’alza lenta nel volo
la remigante sopra l’altura
quando fiorisce il tempo
del farsi in preghiera il cielo.

Allora anch’io sparisco,
tutta si svuota l’alterità,
non abbiatevene a male
della mia fragilità.