Canto…
l’immenso fluire delle cose
dove l’io rinnega le variopinte vesti
e disadorno e quieto si dissolve.
Canto…
l’abisso luminoso dei tuoi occhi
dove smarrisce il mio mistero
in estatico compimento.
Canto…
nell’amico, la nobiltà del pudore
che colora le segrete parole
della gioia e del tormento.
Non altri silenzi io canto.